martedì 11 settembre 2012

Comunicazione di servizio

Per quei pochi che si danno la pena di passare di qui: non state in pensiero. Homing Pigeon sta solo passando uno dei suoi periodi di mancanza di tempo - e di ispirazione. Abbiate fede. Ritornerò appena possibile - ossia quando troverò qualcosa da pubblicare che non mi faccia vergognare di me stesso.

A presto!




9 commenti:

  1. Stavo giusto pensando di scriverti per chiederti se fosse successo qualcosa.

    Sono contenta che si tratti solo del tempo.

    Un abbraccio da Francoforte.

    Elena

    P.S.: Scusa, ma quando mai hai pubblicato qualcosa di cui vergognarti?????

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    1. Ecco qui qualcosa di cui vergognarsi. Se lo sa fare

      http://homingpidgeon1.blogspot.it/2011/07/il-paese-dei-balocchi.html

      Prima di trovare questo articolo leggevo con piacere, poi ho scoperto il tipico "intelettuale italiano".

      bagatorudesama

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    2. caro bagatorudesama,

      grazie per il tempo che mi ha dedicato. Accetto le critiche, e più volentieri se son motivate.

      Vergognarsi è purtroppo una cosa che so fare, e dico purtroppo perchè sono convinto che chi non conosce il significato della parola vergogna viva meglio. Ma sono altre le cose per cui - o di cui - mi vergogno.

      Non condivido - ma è questione di sensazioni - la sua associazione tra quanto ho scritto nell'articolo del link e l'essere un tipico intellettuale italiano.

      E badi bene, esser considerato intellettuale non mi offende affatto. Meglio che i burini senza cervello nè valori che vanno per la maggiore nei mezzi di comunicazione popolari (leggi: televisione). Italiano lo sono, quindi non vedo come potrei offendermi nell'esser chiamato tale - anche se di questo, specie all'estero, talvolta mi vergogno, per le figure barbine che vedo fare ai miei connazionali.

      Se avrà voglia e altro tempo da dedicarmi, mi spieghi perchè mi dovrei vergognare - secondo lei - di quanto ho scritto. E se trovassi che ha ragione, mi vergognerò pubblicamente. Oppure le risponderò - sempre con tono civile, come apprezzo che abbia fatto lei.

      cordialmente,
      HP

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    3. Caro signore,
      io sono uno dei tanti sfortunati immigrati romeni che lavorano in Italia.
      Io non avevo detto intellettuale italiano ma “intellettuale italiano” ma forse in lingua italiana non c’e alcuna differenza. Comunque non vedo perchè si sarebbe dovuto offendere la mia intenzione non era quella. Ma speravo si fosse reso conto di una certa limitazione della profondità di campo delle sue vedute.
      Forse lei non sa ma il delinquente non ha nazionalità ne colore ne vedute politiche o religione. Ma va bene lo stesso, il ladro se romeno va picchiato a sangue tanto in Italia non esiste il reato di tortura. Quindi quel poveraccio poteva minaciare quanto voleva, io so bene sulla propria pelle di cosa è capace la polizia italiana. Anche se non ho mai commesso alcun reato.
      Ma non e questo il punto. Il punto è che lei ha trovato come esempio il classico romeno. Il romeno è un cittadino di un paese chiamato Romania. Prima che diventasse un paese di delinquenti Romania viveva in quello che voi ingenuamente (o forse colpevolmente) chiamate DICTATURA COMUNISTA. Dictatura che noi stupidamente odiavamo. Ma poi arrivo la "rivoluzione" che ci diede la libertà. La rivoluzione fu organizzata da servizi segretti non romeni ne del terzo mondo o di altri paesi comunisti.

      Adesso, le nostre donne lavorano (in tutta libertà) dalla mattina alla sera nelle fabbriche tessili (anche italiane) per 200 euro al mese. Quelle donne non avranno il tempo di occupparsi dell' educazione dei loro figli ne tantomeno mandarli all università. Tra questi, una percentuale diventerrà carne da macello a basso costo nelle varie fabbriche o cantieri in giro per l'Europa. Un altra percentuale farà la gioia di altri "intellettuali" come lei.
      Cosi un paese - il più ricco ed industrializzato dell'est Europa - uno dei più ricchi paesi del mondo, e diventato lo zimbello di uno dei più corrotti e mafiosi paesi del mondo. Ed il principale produttore di ladri e prostitute dell Europa.
      Ci sono altri paesi in Europa in cui puoi girare liberamente di notte in centro o periferia senza rischiare niente. Come si spiega ?

      Lei vive in mezzo ad una grande industria (MONDIALE) del crimine, che per esempio in questo momento sta "democrattizando" la Siria ma la sua sensibillità e colpita dal piccolo ladro di spiccioli romeno che non è punito come si deve.

      Non credo di essere stato exhaustivo (per esserlo dovrei scrivere molto di più) e forse nemmeno abbastanza ordinato, ma uno spera sempre.
      Spera di essere capito...

      Con amarezza (tanta amarezza) cordiali saluti.

      bagatorudesama

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  2. Ciao Ferdy, hai proprio ragione il tempo non basta mai e noi pazientemente aspettiamo nuovi racconti di cose che a volte ci sfuggono o che per ragioni di vita non vediamo. Abbraccio stropiccievole da Angela e Margherita

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  3. Finalmente! Ero piuttosto preoccupata e stavo meditando di scriverti in posta. Ora sono tranquilla, capisco e so cosa vuol dire non trovare un attimo per aprire i blog.
    Saluti da Genova
    Tesea

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  4. Restiamo in attesa. Anche solo di un saluto.
    Ciao, a presto.
    Pim

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  5. Sei troppo modesto!

    dragor (journal intime)

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  6. Grazie a tutti della vostra presenza e partecipazione! Sono tornato. Con un racconto, in due puntate, che spero vi piacerà, come a me è piaciuto scriverlo.

    Vi aspetto, a presto,
    HP

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