martedì 27 dicembre 2011

Danzando nella pioggia

Si preannunciava una mattinata piena di lavoro. Alle otto e mezzo si presentò un signore sull’ottantina, per farsi togliere dei punti da un pollice. Disse che era un po’ di fretta, perché aveva un appuntamento alle nove.

Lo invitai a sedersi, sapendo già che difficilmente qualcuno lo avrebbe visitato prima di un’ora. Lo vidi guardare l’orologio con impazienza e decisi di esaminare subito la sua ferita.

Era in via di guarigione, così parlai con uno dei dottori, ottenendo il benestare per rimuovere i punti e medicare il dito.

Mentre lo accudivo, mi informai se avesse una visita da un altro dottore, visto che sembrava così irrequieto. Mi rispose di no. Doveva andare in una casa di cura, a far colazione con sua moglie.

Gli domandai perché fosse lì. Mi disse che era lì ormai da tempo, vittima del morbo di Alzheimer. Continuando la nostra chiacchierata, chiesi se lei si sarebbe arrabbiata per un suo ritardo. Mi replicò che erano ormai cinque anni che lei non riconosceva più nessuno, e che non sapeva neppure chi fosse lui.

Sorpresa, gli dissi: e lei va lì tutte le mattine, anche se sua moglie non sa più chi è?

Sorrise, sfiorò dolcemente la mia mano e rispose: lei non sa chi sono, ma io so ancora chi è lei.

Mentre se ne andava feci fatica a trattenere le lacrime, avevo la pelle d’oca e pensavo: Ecco l’amore che vorrei ricevere nella mia vita.

Il vero amore non è né quello fisico, né quello romantico. Il vero amore è l’accettazione di ciò che è, che è stato, che sarà, e anche quello che non sarà.

Le persone più felici non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa. Semplicemente riescono ad apprezzare al meglio ciò che hanno.

La vita non è sopravvivere alla tempesta, è sapere danzare nella pioggia.


Ancora una volta, Rids, mio consigliere spirituale, hai saputo – da lontano, ma ti sento vicinissimo – sorprendermi con un racconto denso di emozione e di significato. Da ormai dieci anni hai fatto capolino nella mia vita, offrendomi spesso parole speciali. Buona vita, mio faro di serenità.


Prima pubblicazione : 12 dicembre 2009

2 commenti:

  1. Mi ricordo bene questo racconto di due anni fa...Hai avuto notizie ? tutto bene per Rids ? un saluto al tuo amico mago.

    Alex

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  2. Ciao Alex,

    tutto bene, grazie. Ogni tanto ci sentiamo alla vecchia maniera, via telefono, e sono in contatto via email. Quando posso, se sono a Melbourne, passo anche a trovarlo perchè non c'è nulla come il contatto diretto, personale, che solo una visita può dare.

    Ciao, a presto,
    HP

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