domenica 20 giugno 2010

Grazie RAI

Ci hai risparmiato – almeno, in Piemonte - la pena del secondo tempo di una vergognosa partita. Tutti a consolarsi con se Atene piange, Sparta non ride. Ma certo. Con quello che guadagnano, giustifichiamoli pure.

Il Sudamerica, che ha colonizzato il campionato italiano, sta dando prova di caparbietà, voglia di vincere, gusto del gioco. E diverte. Da noi la cosa più divertente sono gli occhiali tricolori di Mazzocchi.

Una perla del dopopartita? Gilardino con la faccia da cane bastonato, intervistato da Varriale. Che annuncia lo scoop del secolo. Alle sventure in campo se ne aggiunge un’altra nello spogliatoio. I nostri eroi hanno dovuto far la doccia con l’acqua fredda, perché mancava quella calda. Come diceva la pubblicità del callifugo Ciccarelli: poverino, come soffre.

Dice Oliviero Beha: hanno l’atteggiamento di chi sta già pensando a tornare a casa, ad andare in vacanza. Condivido appieno, basta guardarli quando parlano al microfono.

Ieri, in aereo, ho visto un bel film, Invictus, storia di Mandela e degli Springbocks, la nazionale di rubgy sudafricana. Continuo a pensare che il rugby sia sport per davvero. Quella è gente che per vincere sa di dover soffrire. Lottare. Versare sangue. Che quando cade si rialza e continua. Che lotta in gruppo, che non si arrende, che conquista ogni metro con sudore. Che stringe i denti fino all’ultimo minuto. Che non fa pantomime. Che non cerca di guadagnare un punto con l’inganno.

Gli All Whites non saranno gli All Blacks. Ma si sono dimostrati all’altezza dei campioni del mondo. Sono usciti dallo stadio a testa alta, con un pareggio che per loro, ultimi della classe, vale oro. Italia calcistica: a lavorare.

4 commenti:

  1. Anche i tifosi hanno lo white spirit (un senso dell'umorismo scrostante). Ieri, c'era uno striscione con queste parole : "New Zealand, as many World Cup as Spain". Il calcio è solo un gioco ! Peccato che la squadra più generosa sia già fuori...
    Alex

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  2. La doccia fredda l'abbiamo fatta ieri anche noi tifosi. Il disastro si preannunciava da tempo, ma vederlo realizzarsi sotto gli occhi ha provocato comunque una reazione stizzita.
    Concordo: Invictus è un buon film, più che sul rugby direi centrato sul concetto di perdono. Quello di Mandela a chi lo perseguitò per decenni.

    Buona giornata, ovunque tu sia.
    Pim

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  3. ciao Alex,

    il calcio è solo un gioco ma c'è molta gente che lo prende troppo sul serio. Vedi quelli che si accoltellano, quelli che si fanno venire un infarto, quelli (tipo i brasiliani) che si suicidano se la Seleção si fa buttare fuori dalla Copa troppo presto...

    ciao, grazie della visita,
    HP

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  4. Ciao Pim,

    grazie del commento. E' vero, Invictus è più centrato sul perdono di Mandela verso i suoi carcerieri. Ma combinazione parla, e molto, di rugby. Che, come narra il film, è servito a Mandela a riunire, e non a fratturare ulteriormente, quella tormentata terra che è il Sudafrica.

    Ciao, a presto,
    HP

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